Il 16 ottobre scade il bando sperimentale EASI VP/2015/009 per la definizione di ipotesi di mobilità transnazionali per i dipendenti.
L’obiettivo è di capire se sia o meno sentita l’esigenza della mobilità transnazionale tra i dipendenti, soprattutto se questa esigenza sia sentita tra le PMI e le associazioni datoriali.
Per questo motivo oggetto d’indagine saranno soprattutto le PMI e le associazioni datoriali e di categoria.
La call prevede un solo vincitore, che, per 2.000.000,00 di euro dovrà:
- definire se e come sia sentita, a livello europeo, l’esigenza di mobilità tra i dipendenti, attraverso interviste e test da somministrare ad un campione territorialmente rappresentativo
- definire un’ipotesi di programma per la mobilità transfrontaliera, che tenga conto dei test e delle analisi fatte;
- definire in che modo può intervenire l’Unione per agevolare tale mobilità
Il progetto dovrà durare 18 mesi e dovrà vedere coinvolti almeno cinque paesi dell’Unione, più Irlanda e Norvegia (paesi EFTA/SEE).
Il programma, che si presenta come un Erasmus per i dipendenti di PMI è effettivamente assai interessante, e non a caso capita in un periodo in cui cresce l’esigenza per l’impresa di confrontarsi con le esperienze di altre regioni d’Europa per trovare spunti di riflessione e buone pratiche che permettano la massima apertura a nuove modi di fare e di agire sul mercato.
Questo mondo “fluido”, che non si accontenta più dei business plan e della programmazione di tipo classica, che guarda alla strategia e alla definizione innovativa di nuovi modelli di business e di identificazione dei clienti e dei prodotti/processi, non potrà che trarre giovamento da questa presa di consapevolezza da parte della Commissione Europea.